PSICOLOGA · PSICOTERAPEUTA EMDR · DBR
dr.ssa Roberta Paradisi
dr.ssa Roberta Paradisi

Ci sono ferite che non si vedono, ma che restano lì.
Come se il corpo e la mente continuassero a vivere qualcosa che è passato… eppure non è mai davvero finito. A volte si tratta di esperienze molto chiare: abusi, maltrattamenti, abbandoni. Altre volte sono frammenti: una famiglia assente, un genitore imprevedibile, uno sguardo mai ricevuto nel momento giusto.
Il trauma complesso è proprio questo: non un singolo evento, ma una storia fatta di esperienze ripetute e spesso precoci, che lasciano un’impronta duratura nel modo in cui ci relazioniamo, sentiamo, reagiamo.
Non è solo nella testa. È anche nel corpo.
Il trauma non vive solo nei ricordi. Vive nel battito accelerato quando nessuno ci sta attaccando. Nel respiro che si blocca in una situazione normale. Nella difficoltà a fidarsi, a lasciarsi andare, a sentirsi al sicuro anche quando nulla di pericoloso sta succedendo.
Come scrive Bessel van der Kolk in Il corpo accusa il colpo,
“il corpo tiene il conto. Anche quando la mente prova a dimenticare.”
L’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari), sviluppato da Francine Shapiro, è oggi uno degli strumenti più efficaci nel trattamento del trauma (American Psychological Association, 2017).
Attraverso una stimolazione bilaterale (visiva, tattile o uditiva), il cervello può rielaborare esperienze traumatiche bloccate, “digerirle” emotivamente e integrarle in modo più adattivo.
In altre parole: non cancella ciò che è accaduto, ma toglie a quel ricordo il potere di bloccarci ancora oggi.
A volte, però, il trauma è ancora troppo “vivo”, troppo invadente per essere affrontato direttamente.
In questi casi, utilizzo la Flash Technique, una tecnica rapida e delicata che permette di ridurre l’attivazione emotiva legata a un ricordo, senza doverlo rivivere in dettaglio.
Uso questa tecnica per aiutare il paziente a stabilizzarsi, ampliando la finestra di tolleranza e preparando il terreno per un lavoro più profondo con l’EMDR.
A volte, dopo l’EMDR, le immagini sono rielaborate, ma il corpo continua a trattenere sensazioni residue: shock, tensione, congelamento.
Qui entra in gioco la DBR (Deep Brain Reorienting), una tecnica neurofisiologica fondata sugli studi di Frank Corrigan, che lavora su quello che succede prima ancora che il pensiero emerga.
Il focus è sull’attivazione del tronco encefalico e sulle reazioni primitive che il corpo mette in atto quando percepisce una minaccia. Attraverso un lavoro profondo ma delicato, il corpo viene accompagnato fuori dal blocco, fuori dal congelamento, verso uno stato più libero e connesso.
Nel mio approccio, non esiste un protocollo fisso. Esiste la persona che ho davanti.
Ogni tecnica ha il suo tempo. Ma insieme diventano un linguaggio completo, capace di restituire alla persona la propria storia… senza esserne più prigioniera.
Non è solo guarigione individuale, è trasformazione relazionale
Quando il trauma complesso inizia a guarire, non cambiano solo i pensieri. Cambia il modo di stare in relazione, di percepire il corpo, di sentire le emozioni, di regolare le distanze. Chi ha vissuto relazioni traumatiche spesso teme troppo l’intimità o la ricerca disperatamente.
Lavorare sul trauma è anche imparare a stare, senza difendersi e senza fuggire.
Il trauma complesso non si risolve “togliendo un peso”.
Si attraversa. Si elabora. Si ascolta. E si riscrive.
Con rispetto. Con pazienza. Con strumenti che sappiano parlare alla mente, al cuore e al corpo.
E a volte, proprio in quel processo, si scopre qualcosa che sembrava impossibile:
non solo il dolore si può trasformare… ma anche la vita che lo conteneva.
Bibliografia
Shapiro, F. (2001). EMDR: Eye Movement Desensitization and Reprocessing
Van der Kolk, B. (2014). The Body Keeps the Score
Corrigan, F. (2022). Deep Brain Reorienting: Healing Primitive Midbrain Threat Responses
Dana, D. (2018). The Polyvagal Theory in Therapy
Ogden, P., Fisher, J. (2015). Sensorimotor Psychotherapy
World Health Organization (2013). Guidelines on Conditions Specifically Related to Stress
Lanius, R., Frewen, P. (2020). Healing the Trauma Spectrum